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giovedì 30 agosto 2012

Meteore III (Curiosità musicali XVI)

Questa volta ce l'ho messa davvero tutta, nello scovare ricordi introvabili...

Beppe Cardile, chi era costui? potremmo dire, parafrasando il Don Abbondio manzoniano.
Quando lo ascoltai in radio, all'inizio degli anni '60, mi venne spontaneo considerarlo, assieme a Fabrizio De André e a Luigi Tenco, anch'essi esordienti in quel periodo, l'erede di Sergio Endrigo, all'epoca il principale caposcuola, con Gino Paoli e Umberto Bindi, della canzone d'autore italiana.
Invece De André e Tenco sono diventati famosissimi e sono ricordati ancora oggi, di Cardile si persero le tracce dopo pochi anni.
Curiosità: dai miei ricordi ero convintissimo che Cardile fosse genovese, membro della famosa scuola dei cantautori alla quale – Endrigo a parte – appartengono gli altri sopra nominati; nel documentarmi per scrivere questo post apprendo invece che è fiorentino di nascita e livornese (e anche un po' milanese) d'adozione. Strani scherzi della memoria...
Una cover della sua più famosa interpretazione, L'amore è partito, finalista al Festival di Sanremo nel 1965, è la prima incisione di Franco Battiato (che addirittura ancora si firmava Francesco Battiato); lo testimonia uno dei commenti di questo video, lasciato dallo stesso Beppe Cardile.
Nel video sottostante una delle prime incisioni di successo di Cardile, Per piacere del 1963. La somiglianza con Endrigo, Tenco e il primo De André vi appare evidentissima.

 

Richard Anthony, nome d'arte di Richard Btesh, cantante francese di origine egiziana, ebbe grande successo anche in Italia, soprattutto con J'intends siffler le train (incisa anche in italiano col titolo E il treno va), struggente canzone sentimentale su un definitivo addio alla stazione, che divenne un vero e proprio tormentone radiofonico nel 1962/63, cover di 500 miles della folk singer statunitense Hedy West. Forse superfluo ricordare che Franco Battiato, instancabile ricercatore delle più belle canzoni d'epoca, reincise anche questa: QUI una sua versione in duetto con Giuni Russo. Nel video seguente, invece, la versione originale di Anthony del 1962.



Marisa Sannia, scomparsa nel 2008 a sessantun anni di età, è stata giocatrice di pallacanestro di buon livello, cantante di musica leggera, modella fotografica e indossatrice, attrice teatrale e televisiva e sensibile cantautrice in lingua sarda.
Notata nei primi anni '60 da Sergio Endrigo, col quale mantenne a lungo rapporti di collaborazione, ebbe un breve periodo di notorietà culminato col secondo posto conquistato a Sanremo nel 1968 con la canzone Casa bianca.
Il brano presentato nel video sottostante, e di cui fu la prima interprete, divenne invece famosissimo per le versioni di Lucio Battisti nel 1976 e di Vasco Rossi nel 2007.


Non credo esista nessuno, tra i ragazzi della mia età o appena più grandicelli, che non si sia commosso e non abbia riconosciuta la propria solitudine adolescenziale nella canzone Tous le garçons et le filles, popolarissima in tutta Europa (da noi ne circolò anche una versione italiana dal titolo Quelli della mia età) nei primi anni '60. La voce esile, la figura slanciata e i grandi occhi scuri dell'allora diciottenne Françoise Hardy ne fecero ovunque una bandiera generazionale.
Nel video la versione originale francese; QUI, invece, la traduzione del testo.


 Buon ascolto dal vostro
Cosimo Piovasco di Rondò

23 commenti:

  1. Che bel revival anni '60!
    Beppe Cardile proprio non lo ricordo.
    Ma Richard Anthony e Francoise Hardy erano suonate nel mangiadischi nuovo di zecca della mia amica d'infanzia più grande di me di alcuni anni che adolescente li faceva girare d'estate quando eravamo tutte e due in vacanza in campagna. La mia amice era allora il mio mito, le correvo dietro e mi piaceva ascoltare musica con lei giocando a carte o dividendo giornate in compagnia : era la prima persona che mi ascoltava senza darmi della bambina e questo mi faceva sentire importante!
    Marisa Sannia invece ricordo il suo evolversi in attrice, prima di musical con Antonio Cucchiara, che sostituì la giovane moglie scomparsa prematuramente con la Sannia in Caino e Abele. Mi è piaciuto il suo trovare un'identità lontana dal successo facile, come hanno fatto Antonella Ruggero e Giuny Russo, facendo scelte legate alle loro origini ed a quello che amavano invece di cedere al voler piacere a tutti i costi al pubblico, con opere dozzinali.

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    1. Sai che mi hai data un'altra idea? Nelly Fioramonti, la sfortunata moglie di Tony Cucchiara, morta di parto a poco più di trent'anni... Ho dovuto concentrarmi per ricordarne il nome, ma era una delle più belle voci italiane degli anni '60, anche se non raggiunse mai una grande notorietà... ed è vero che fu sostituita proprio da Marisa Sannia nelle successive rappresentazioni di Caino e Abele. Me la segno per una delle prossime puntate...

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    2. E Gilbert Montaigne ??? dove lo metti ???? ;D

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    3. Gilbert Montagné, il pianista cieco... è talmente poco noto da noi che neppure Wikipedia in italiano lo cita, ho dovuto guardare l'edizione francese per ricordarmi che (forse) l'avevo sentito nominare negli anni '70, probabilmente per le sue collaborazioni con Elvis Presley e con Johnny Hallyday. Ma sue canzoni da solista credo proprio di non averne mai sentita una...

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  2. Françoise Hardy me la ricordo benissimo così come la sua canzone o Marisa Sannia. Neanche ricordo invece il nome di Beppe Cardile, non ho nemmeno riconosciuto la voce ascoltandolo dal video. E' strano il destino di questi portatori di glorie effimere. Non si capisce perché, a pari livello di originalità, voce e bravura, alcuni incontrino a lungo il favore della gente, altri durino solo un battito d'ali. Che nostalgia comunque, di tempi nei quali potevano nascere canzoni d'autore!

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    1. Beppe Cardile devo essere proprio uno dei pochi a ricordarlo... e mi ricordo anche che rimasi un po' deluso nel vederlo scomparire così in fretta...

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  3. Interessante, il tuo ripescare antiche sonorità, barone arboricolo! Grazie per questo tuffo nella mia prima adolescenza.

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    1. I tuffi nell'adolescenza procurano sempre qualche emozione... E sì, lo confesso, un po' lo faccio apposta :-D...

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  4. Ciao Cosimo,
    che bel post!! Anche se sono piccola, conosco sia Françoise Hardy che Richard Anthony,perchè sono cresciuta in Francia e le mie zie l'ascoltavano sempre,come anche la mia mamma. Belle!!!! Devo dire che mi hai regalato un tuffo nel passato e nelle mie origini.
    Buona giornata

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    1. In effetti credo che Françoise Hardy in Francia sia una sorta di mito musicale ancora oggi.
      E a proposito: in Italia un'altra meteora musicale degli anni '60 è stato anche suo marito Jacques Dutronc; altro nome da tener presente per il futuro...

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  5. Ciao Cosimo, bellissimo questo post che profuma tanto di nostalgia. Purtroppo ( per l'età!) me li ricordo tutti escluso Richard Antony che proprio non riesco a ripescare nella memoria e Beppe Cardile, con la particolarità che la sua canzone nella versione di Battiato è in assoluto una delle mie canzoni preferite. Guarda che stranezza ! Ancora complimenti per il post. Felice giornata.
    Antonella

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    1. Strano davvero, Antonella! J'entends siffler le train la ricordo come una delle canzoni più assillanti di tutti i tempi, alla radio. E invece la versione di Battiato di L'amore è partito pensavo non la conoscesse nessuno; io mi ci sono imbattuto per caso, proprio cercando notizie su Beppe Cardile...

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  6. Ciau, Divertente questo revival molto retrò. Io non conoscevo queste canzoni, è stata mia madre che me ne ha parlato. Devi sapere infatti che mia madre possiede una collezione invidiabile di 33 e 45 giri (ha fatto anche la D.J. in una Radio libera di Bologna. E' grazie a lei che ho conosciuto il meglio degli anni 50/60/70/80/90, dopo di quello il nulla, parlando dei "talenti" moderni, ma dove sono?
    A proposito mia madre ti propone una ricerca datata circa ai tempi della Sannia, Hardy ecc. Si tratta di Donatella Moretti che ha cantato "Quando vedrete il mio caro amore" ed è sparita nel nulla. E poi c'è Michele....Se mi vuoi lasciare....badabidibonbon (più o meno)
    Buon divertimento.

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    1. Donatella Moretti la ricordo piuttosto vagamente, in effetti non è mai stata una vedette di primissimo piano... per il mio compaesano Michele il discorso è diverso, non mi sentirei di definirlo meteora, lo metterei piuttosto tra quei cantanti presenti con continuità (e successo) nel panorama musicale italiano per parecchi anni, come - tanto per dire - Bobby Solo, Fausto Leali o Little Tony.
      Ci metterei pittosto, che so? Nico Fidenco, o Carmen Villani, o Riccardo Del Turco in quella galleria... e magari lo farò, prima o poi :-D...

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  7. Françoise Hardy (mi sembra che spesso cantava scalza, o sbaglio?) e marisa sannia le ricordo bene, degli altri due ignoravo l'esistenza e mia mamma non li ricorda proprio.
    Grazie per averli proposti.

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  8. Mentre iviavo la risposta mi sono ricordata che la cantante scalza era Sandie Shaw!

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    1. Sì, the barefoot pop princess – la principessa scalza della musica pop, come la chiamavano i suoi connazionali, era proprio l'inglese Sandie Shaw. E in effetti qualcosina in comune con la Hardy ce l'ha: stesso periodo di notorietà, quasi stessa età, figura esile e slanciata, capelli lisci...

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  9. sai che non sapevo che la Sannia era morta? Mi è presa la curiosità e sono andata a leggere su internet ma non dice che cosa le è successo di preciso. Mi piaceva, come anche Françoise Hardy, gli altri due no, non li conoscevo..
    Buona serata mia caro Cosimo.. sai, ho capito di quale campeggio parlavi, era proprio a Cecina, mi è venuto in mente :-)

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    1. Eh, sì, già da qualche anno, poveretta... Ma non essendo più conosciutissima al grosso pubblico (agli appassionati sì, per la sua attività teatrale e musicale in lingua sarda di cui avrai letto), la notizia è passata un po' sotto silenzio, anch'io l'ho saputo per caso qualche tempo dopo...

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  10. Beppe Cardile non lo ricordo proprio.Nemmeno la versione della sua canzone eseguita da Battiato. Richard Antony e Francoise hardy vagamente.( un po' di più la Hardy e quella canzone in particolare) Marisa Sannia invece la ricordo bene e mi dispiace che sia mancata.

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    1. Dei quattro è stata sicuramente la più conosciuta in periodi più recenti, non foss'altro per le sue partecipazioni a Sanremo e la presenza in film e sceneggiati televisivi fino agli anni '80.
      Richard Anthony e Françoise Hardy, dopo il boom di metà anni '60, sono invece del tutto scomparsi dalla scena nostrana; Beppe Cardile, poi, bisogna proprio esserci stati per averlo sentito per radio, o in quella partecipazione a Sanremo del '65.

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  11. Françoise Hardy la adoravo e mi piace ancora! redcats

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