Intestazione



Le mie citazioni preferite

C'è gente che possiede una biblioteca come un eunuco un harem (Victor Hugo)
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Amicus Plato, sed magis amica veritas – Mi è amico Platone, ma ancora più amica la verità (Aristotele)
Se devi parlare, fa' che le tue parole siano migliori del silenzio (Antico detto cinese)
Contro la stupidità neppure gli dei possono nulla (Friedrich Schiller)
Disapprovo le tue opinioni, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di esprimerle (Voltaire)
Lo stolto ha solo certezze; il sapiente non ha che dubbi (Socrate)
Sognatore è un uomo con i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole (Ennio Flaiano)

giovedì 11 ottobre 2012

Cineforum – Piccoli e grandi film d'ogni tempo (VII)


Omicidio a luci rosse (Body Double, USA, 1984, col, 114 min)

Regia: Brian De Palma

Interpreti: Craig Wesson, Melanie Griffith, Deborah Shelton, Gregg Henry, Guy Boyd

Soggetto: Brian De Palma

Sceneggiatura: Brian De Palma, Robert J. Avrech

Fotografia: Stephen H. Burum

Genere: thriller

Musiche: Pino Donaggio



La trama: Jake Scully (Wesson), mediocre e sfortunato attore di film porno-horror a basso costo, si ritrova licenziato in tronco per aver rovinata una sequenza facendosi venire un attacco di claustrofobia nell’interpretare un vampiro chiuso nella bara; al ritorno a casa, trova la fidanzata a letto con un altro uomo...
Sull’orlo della disperazione, il povero Jake trova conforto in Sam Bouchard (Henry), un collega attore, conosciuto poco prima a un corso di recitazione, che gli procura un alloggio nella lussuosa casa di un conoscente – a suo dire – da dove Jake si diverte a spiare, con un telescopio, l’affascinante vicina di casa Gloria (Shelton) che ogni sera si esibisce, per proprio diletto, in un sensuale spogliarello, finendo con l’invaghirsene e col cercare in tutti i modi di conoscerla di persona.
La tragedia irrompe quando Scully assiste, in diretta e senza poterlo impedire, all’omicidio di Gloria, massacrata da uno sconosciuto con un trapano elettrico; sospettato dall’investigatore McLean (Boyd) e sconvolto per l’assassinio di Gloria, Jake riceve un altro colpo quando s’imbatte per caso, guardando un programma televisivo, nel trailer di un film a luci rosse dove la celebre pornostar Holly Body (Griffith) esegue uno spogliarello identico a quello di Gloria. Fingendosi un produttore di film porno, Jake contatta Holly, deciso a chiarire quella che non gli sembra una coincidenza. Ma gli eventi ben presto precipitano... Finale, ovviamente, a sorpresa.

Il commento: Uno dei gialli più controversi nella storia del cinema: denigrato all’uscita dalla critica statunitense, che arrivò al punto di conferire a De Palma il premio Razzie Award per il peggior regista dell’anno, fu invece accolto con entusiasmo dai commentatori nostrani, a partire da Paolo Mereghetti che gli assegna tre stelle e mezza (quasi il massimo), mentre Morando Morandini e Pino Farinotti si limitano a tre (valutazione comunque molto alta).
E in effetti da un lato il film appare come un coacervo di citazioni hitchcockiane buttate giù col mastello (da La donna che visse due volte e La finestra sul cortile le principali e immediate, ma si ritrovano tracce più sfumate anche di altri film, come Psycho o Intrigo internazionale); ma dall’altro la pellicola possiede una suggestione particolare e inquietante, ottenuta con mezzi registici raffinatissimi; le serate in cui Jake, nella solitudine dell’avveniristica casa di vetro, spia lo spogliarello di Gloria accompagnato dall’ipnotica colonna sonora di Pino Donaggio, il lungo pedinamento multiplo nei meandri del centro commerciale, sono sequenze che non si dimenticano.
Craig Wesson, nei panni di uno spaesato (e sfigato) attore, fa tenerezza dall’inizio alla fine, e Melanie Griffith è strepitosa nei panni della pornostar, mentre Guy Boyd fa il verso ai tanti investigatori di cui la storia del cinema giallo è cosparsa.

Curiosità: I componenti del complesso rock Frankie goes to Hollywood, all’epoca famosissimo, compaiono nelle vesti di loro stessi come partecipanti a un film porno (dove Jake fa la conoscenza di Holly).
La casa a forma di disco volante dove Sam ospita Jake è la celebre Malin House, detta anche Cemosphere, costruita a Los Angeles nel 1960 dall’architetto John Lautner.
L’omicidio col trapano elettrico è stato ripreso dal regista italiano Carlo Vanzina nel film Sotto il vestito niente, girato l’anno successivo; era però già stato adottato in un altro film italiano, Sette orchidee macchiate di rosso, girato nel 1971 da Umberto Lenzi.

Un saluto dal vostro
Cosimo PIovasco di Rondò