Omicidio a luci rosse (Body
Double, USA, 1984, col, 114 min)
Regia: Brian De Palma
Interpreti: Craig Wesson,
Melanie Griffith, Deborah Shelton, Gregg Henry, Guy Boyd
Soggetto: Brian De Palma
Sceneggiatura: Brian De Palma,
Robert J. Avrech
Fotografia: Stephen H. Burum
Genere: thriller
Musiche: Pino Donaggio
La trama:
Jake Scully (Wesson), mediocre e sfortunato attore di film
porno-horror a basso costo, si ritrova licenziato in tronco per aver
rovinata una sequenza facendosi venire un attacco di claustrofobia
nell’interpretare un vampiro chiuso nella bara; al ritorno a casa,
trova la fidanzata a letto con un altro uomo...
Sull’orlo della
disperazione, il povero Jake trova conforto in Sam Bouchard (Henry),
un collega attore, conosciuto poco prima a un corso di recitazione,
che gli procura un alloggio nella lussuosa casa di un conoscente –
a suo dire – da dove Jake si diverte a spiare, con un telescopio,
l’affascinante vicina di casa Gloria (Shelton) che ogni sera si
esibisce, per proprio diletto, in un sensuale spogliarello, finendo
con l’invaghirsene e col cercare in tutti i modi di conoscerla di
persona.
La tragedia
irrompe quando Scully assiste, in diretta e senza poterlo impedire,
all’omicidio di Gloria, massacrata da uno sconosciuto con un
trapano elettrico; sospettato dall’investigatore McLean (Boyd) e
sconvolto per l’assassinio di Gloria, Jake riceve un altro colpo
quando s’imbatte per caso, guardando un programma televisivo, nel
trailer di un film a luci rosse dove la celebre pornostar Holly Body
(Griffith) esegue uno spogliarello identico a quello di Gloria.
Fingendosi un produttore di film porno, Jake contatta Holly, deciso a
chiarire quella che non gli sembra una coincidenza. Ma gli eventi ben
presto precipitano... Finale, ovviamente, a sorpresa.
Il commento:
Uno dei gialli più controversi nella storia del cinema: denigrato
all’uscita dalla critica statunitense, che arrivò al punto di
conferire a De Palma il premio Razzie Award per il peggior
regista dell’anno, fu invece accolto con entusiasmo dai
commentatori nostrani, a partire da Paolo Mereghetti che gli assegna
tre stelle e mezza (quasi il massimo), mentre Morando Morandini e
Pino Farinotti si limitano a tre (valutazione comunque molto alta).
E in effetti da un
lato il film appare come un coacervo di citazioni hitchcockiane
buttate giù col mastello (da La donna che visse due volte e La finestra sul cortile le principali e immediate, ma si
ritrovano tracce più sfumate anche di altri film, come Psycho
o Intrigo internazionale); ma dall’altro la pellicola
possiede una suggestione particolare e inquietante, ottenuta con
mezzi registici raffinatissimi; le serate in cui Jake, nella
solitudine dell’avveniristica casa di vetro, spia lo spogliarello
di Gloria accompagnato dall’ipnotica colonna sonora di Pino
Donaggio, il lungo pedinamento multiplo nei meandri del centro
commerciale, sono sequenze che non si dimenticano.
Craig Wesson, nei
panni di uno spaesato (e sfigato) attore, fa tenerezza dall’inizio
alla fine, e Melanie Griffith è strepitosa nei panni della
pornostar, mentre Guy Boyd fa il verso ai tanti investigatori di cui
la storia del cinema giallo è cosparsa.
Curiosità:
I componenti del complesso rock Frankie goes to Hollywood,
all’epoca
famosissimo, compaiono nelle vesti di loro stessi come partecipanti a
un film porno (dove Jake fa la conoscenza di Holly).
La casa a forma di disco volante dove Sam ospita Jake è la celebre Malin House, detta anche Cemosphere, costruita a Los
Angeles nel 1960 dall’architetto John Lautner.
L’omicidio col trapano elettrico è stato ripreso dal regista
italiano Carlo Vanzina nel film Sotto il vestito niente, girato
l’anno successivo; era però già stato adottato in un altro film
italiano, Sette orchidee macchiate di rosso, girato nel 1971 da
Umberto Lenzi.
Un saluto dal vostro
Cosimo PIovasco di Rondò
Ciao Cosimo, mi stavo preoccupando non vedendoti più. Tutto bene? Il film lo ricordo per il titolo e per poche sequenze, non riesco a ricordarlo come un "tutto" ma non sono un'appassionata di gialli per cui per ricordarmeli devono essere molto più che memorabili...veri capolavori.
RispondiEliminaTi aspetto perchè da qualche giorno hai un premio da me.
Ciao, buona giornata.
Antonella
Sì, tutto ok, grazie e scusa il ritardo.
EliminaIl film non è proprio un capolavoro, secondo me; il primo tempo sì, l'atmosfera di attesa del nulla nella fantascientifica casa di vetro è davvero notevole; nel seguito (dall'omicidio in poi) diventa un pratica un altro film, con qualche pregio (la debordante presenza di Holly/Melanie Griffith soprattutto) e parecchi difetti.
Io l'ho visto moltissimi anni fa ma ti dirò, non mi ha lasciato molte emozioni. Di De Palma ho amato di più Carrie, ma soprattutto Scarface.
RispondiEliminaBuona giornata Cosimo!
Scarface devo averlo visto, ma in pratica non lo ricordo, il che non depone a suo favore... Carrie, lo sguardo di Satana è un ottimo horror, di cui ricordo in particolare la grande interpretazione di Sissi Spacek e di Piper Laurie; ma il meglio di De Palma, per quanto mi riguarda e per quel che ho visto, è Il fantasma del palcoscenico e soprattutto Gli intoccabili.
EliminaRicordo che mi piacque moltissimo, ma dovrei rivederlo per capire perché. :)
RispondiEliminaUn saluto, Cosimo, a presto!
Probabilmente per quella intrigante atmosfera di attesa di cui parlo sopra, suppongo.
Eliminamai visto prima, ma..mi incuriosisce pertanto lo recupero per questo fine settimana!
RispondiEliminaciao, Claudio
Buona visione, allora!
EliminaMai visto, se non alcune sequenze che ricordo vagamente. Un film pieno di suspense è sempre molto intrigante, ma non mi piace la violenza che ti viene buttata in faccia. Mi sembra che così avvenga in questo film.
RispondiEliminaIn realtà di scene violente ce n'è solo una, quella dell'omicidio (molto hitchcockiana, con qualche riferimento alla doccia di Psycho). De Palma è molto più truculento in altri film, a mio vedere...
Eliminammhhh..no! decisamente non lo vedrò. sopporto poco la violenza ritratta in questi films, anche se finta, anche se marginale al resto..
RispondiEliminaCome dico sopra, qui De Palma è molto meno violento che altrove; nulla a che fare con Dario Argento e i suoi epigoni italiani degli anni '70, per intenderci, ai quali invece, in altri suoi film, somiglia parecchio.
Eliminanon riesco più a vedere un film ambientato in quegli anni... li odio
RispondiEliminaprovo una repulsione istintiva - forse sarà per come vestivano o come si pettinavano - insomma, non li sopporto...
Neppure io nutro particolare simpatia per gli anni '80... però di buoni film ne hanno fatti anche in quel periodo...
Eliminaassente giustificata ;)
RispondiEliminasheadomaniconmoltopiacere
Quando vuoi, carissima, sei sempre la benvenuta :-):..
Eliminaah non avevo notato il regista...bravissimo !!! c'è una scena terribilmente spaventosa in un suo film... quella in cui michael caine si traveste da infermiera aaarghh !!! suspence tremendissima !!
RispondiEliminaQuel film è Vestito per uccidere; mi riferivo proprio a quello quando nel commento precedente nominavo Dario Argento & Co.
EliminaHo conosciuto una ragazza che ha subìto un trauma dalla visione di "sotto il vestito niente", tanto da dover ricorrere a cure psichiatriche!
RispondiEliminaQuesto invece non l'ho visto
Sotto il vestito niente lo ricordo piuttosto vagamente... e i gialli italiani di quel periodo erano tutti splatter da morire, i registi facevano a gara nell'essere più truculenti del maestro Dario Argento... però Vanzina proprio non è De Palma...
EliminaCaro Cosimo, non ho mai visto il film.
RispondiEliminaDi De Palma conosco solo The Unthouchables, capolavoro della cinematografia mondiale e Carrie visto da ragazzina e mai dimenticato.
Un abbraccio.
Concordo: Gli intoccabili è sicuramente il meglio del meglio di De Palma...
EliminaSicuramente un film interessante. Io non amo i film dove si usa la violenza, ma per i gialli ho sempre fatto un'eccezione, proprio per la curiosità e il suspence che riescono a suscitare, senza contare che, per le scene truculente, posso sempre autoconvincermi che si tratta solo di finzione!
RispondiEliminaNei gialli di una volta la violenza era piuttosto suggerita che mostrata. Negli anni '60 i registi sono diventati più espliciti, a cominciare da Hitchcock con la famosa scena della doccia di Psycho...
EliminaLo hanno passato spesso in tv, ma io devo averlo visto troppo da giovane per apprezzarlo.Però mi hai riportata indietro nel tempo e ogni tanto ne ho bisogno. Grazie.
RispondiEliminaSì, anch'io ovviamente l'ho visto in TV, ma non saprei dire quando la prima volta...
EliminaRicordo benissimo questo film, che oltretutto ripropongono ogni tanto ala tele. A me non è piaciuto, non l'ho trovato all'altezza di De Palma.
RispondiEliminaComunque, se lo collochiamo nel tempo in cui a girato i film, Hitchcock per me rimane mitico!.
Ciao.
Hitchcock non si discute, è uno dei maestri del cinema di tutti i tempi, assieme a pochi altri...
EliminaCiao Cosimo, scusa l'assenza ma finalmente il viaggio di lavoro è terminato!
RispondiEliminaUn saluto e grazie per il film, devo vederlo!
Figurati! Come vedi neppure io riesco ad essere molto assiduo... ma prima o poi un giro da tutti riuscirò a farlo.
Eliminaciao Cosimo,
RispondiEliminaio sono un'appassionata di cinema e di cineforum, anzi credo che il cineforum sia qualcosa di strepitoso, perchè permette di conoscere quelle pellicole che hanno una portata minore,ma sono di grande valore.Questo però non l'ho mai visto.
A presto e buona serata
Vero, peccato che in giro ce ne siano rimasti pochi...
EliminaSi tratta di un film famoso che mi sembra di aver visto tanto tempo fa. le tue proposte sono sempre interessanti,vado a vedere se c'è il dvd
RispondiEliminaNe approfitto per un caro saluto.
Un salutone a te, carissima. Felice di rivederti in giro.
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